Una nonna deve occuparsi di un nipote delinquente rinunciando cosi a diventare una poetessa, anche se sarà proprio la poesia a far rifiorire in lei il sentimento, la consolazione, come guarire per capire.
Mija vive con il nipote sedicenne, che s'iscrive quasi per caso in un laboratorio di poesia alla casa della cultura della cittadina. E' la partecipazione del ragazzo ad un'azione brutale e la richiesta di una somma cospicua quale risarcimento che la porrà di fronte a interrogativi impensabili.
Una vicenda dura, più ancora crudele, ma resa sopportabile da una sensibilità trascendentale. Mentre l'asprezza muta in purezza quando l'indimenticabile Yoon Jung-he perde progressivamente la memoria ma introducendosi in una dimensione poetica prossima solo in apparenza all'ingenuità.